102. Pietro rinnegò Gesù, e gli furono consegnate le chiavi del
Paradiso. Giuda lo tradì, e fu messo nella parte più profonda dell’inferno. Non
è divino perdonare, ma sapere quando è il caso di perdonare.
103. Tu non aspettarti nulla, e tutto è già bello.
104. Hai capito tu perché sei al mondo? Se la risposta è no, zitto e non dare la colpa al mondo. Se la risposta è sì, non perdere tempo con chi a forza di stare zitto è diventato pure sordo.
105. Le donne si dividono in cinque categorie, con pari dignità. Indegna è la donna che non riconosce la propria. Vi è la prostituta che si fa pagare. La troia che la regala. La monaca che la nasconde. La santa che te la fa sudare. E la mamma.
106. Un medico che fuma è ipocrita come un prete che si masturba: gesto umano e tollerabile se almeno avesse il pudore di non farsi vedere.
107 Meglio essere odiati in modo sano che amati in modo insano. Perché nel primo caso a differenza del secondo il rispetto prevarica sull’egoismo.
108. Piace alla religione mascherarsi da fede, quanto all’innamoramento mascherarsi da amore.
109. Quando tutto può diventare parte di te,
ogni parte di te diventa tutto.
110. Se dici a una donna ti amo senza averglielo prima dimostrato, non servirà a nulla. Se dopo averglielo dimostrato non glielo dici, non servirà a nulla.
111. Esistono problemi senza soluzioni? Sono mille volte preferibili alle soluzioni che creano problemi peggiori.
112. Non serve vendicarsi con mezze verità. Non è dignitoso. Alla dignità occorre l'intera verità. La verità intera è già vendetta. E umiliazione è non difenderla.
113. Non c'è altro modo per diventare fieri del proprio passato che vivere in modo sano il presente.
114. La dignità, non te la può togliere nessuno. Te la costruisci e te la togli da te. Gli altri possono solo mancarle di rispetto, ed è solo una provocazione perché con qualche gesto o parola tu la perda. Ma non possono fare di più. E se tu permetti questo, la tua dignità l’hai già persa.
115. Ignorante non è chi non sa le cose. Ignorante è chi sceglie di non saperle. L’ignoranza è una scelta. Spesso imposta.
116. Ammalarsi è un riequilibrio. Morire è non capirlo.
117. Chi apre una cerchio, lo deve anche chiudere.
Se non lo vorrà chiudere al momento giusto, continuerà a girare. Impazzendo di
non poter tornare indietro. Non tollerando di aver sbagliato, di aver perso
qualcosa. Ma non girerà all'infinito. Arriverà al suo punto più interno
dove tutto muore. Dove non è perso qualcosa che si può recuperare ma è perso
tutto. Il punto dove tutto è finito. Perché l'infinito appartiene al
cerchio che si chiude al momento giusto.
118. Vorrei quel
giorno essere sepolto senza bara e avvolto da un sudario che profuma di pesco.
Vorrei sopra il volto tra me e la terra qualcosa invece dalla bellezza fugace,
come un fiore bianco fresco, pronto come me a mescolarsi con la terra da cui
proviene. Tra le mani, la bellezza eterna del Cantico dei cantici. Alla fine e
sopra tutto, vorrei il riso inconfondibile dei miei amici mentre si abbracciano.
119. Quando si commette un errore, si è davanti a
un bivio. Capire e chiedere scusa, oppure convincersi che non abbiamo commesso
nessun errore e sono gli altri ad aver sbagliato. La differenza è essere
liberi di sbagliare oppure rimanere schiavi dei propri errori.
120. Gli uomini ricercando la verità diventano onesti. Difendendo bugie diventano delinquenti. Convincendosi che mezze verità e mezze bugie si possono mescolare nello stesso bicchiere diventano stupidi.
121. Sempre è sempre. Mai è mai. Di solito è fatalità.
122. Non è la speranza l’ultima a morire, ma la curiosità.
123. Respiriamo lo stesso ossigeno. Ma io sono un pesce e tu un uccello. Possiamo avere gli stessi scopi, ma non useremo mai gli stessi mezzi. Possiamo piangere le stesse lacrime. Ma non condivideremo mai lo stesso brivido.
124. Non io ma qualcun altro è il numero uno. Ma come me non c’è nessuno. E questo a vita di sé lo dica ognuno.
125. Dillo in rima e di te avranno più stima.
126. Per curare un cane e un gatto bisogna essere esperti di scimmie.
127. La Bellezza è lì per essere detta.
128. Le donne sono esseri soprannaturali. Hanno umani due soli aspetti ma li fanno coesistere in modo altrettanto soprannaturale. Non sanno attendere dalla fretta, e arrivano sempre tardi.
129. Il nulla è un concetto assoluto e per definizione fisica oltre che logica, non esiste. Non esiste cosa o persona che non conti nulla. Il vuoto invece fisicamente esiste ed è relativo. Tanto che poi ognuno ha il suo.
130. Ci sono persone che si sentono intelligenti non dando prova che lo sono ma cercando prove dell’ignoranza degli altri.
131. Una donna pronta a dormirti a fianco ci sarà sempre. Forse. Ma una persona cui venga spontaneo e sia vitale piangere e ridere insieme a te non ci sarà mai. Forse.
132. Se sei di bell’aspetto e ignorante, ti va bene sul breve periodo. Se sei brutto aspetto e intelligente, ti va bene sul lungo periodo. Se sei di bell’aspetto e intelligente è un dramma. Perché ci sarà sempre qualcuno che vorrà dimostrare che non può essere vero.
133. Quando un cittadino manca di rispetto a
un’autorità crea scalpore. Quando un’autorità manca di rispetto ai cittadini
invece ci si sottomette ancora di più.
134. Alba e tramonto sono due punti di vista dello stesso identico momento. Non ho altra spiegazione per la vita e la morte.
135. Le belle ragazze spesso sono convinte che "saper comunicare” significa aver fatto un book fotografico. Ed è angosciante che a convincersi di questo le abbiamo portate noi maschi.
136. Chi mi considera un amico per me è un amico. Chi mi considera un nemico per me sono affari suoi.
137. Chi non mostra nulla vuol dire che non ha nulla da mostrare. È più rispettabile di chi ha qualcosa da mostrare e non lo mostra. Perché va commiserato chi muore di fame nel deserto. Ma morire di fame nel paese dei balocchi è da citrulli.
138. Un social network è uno strumento
per conoscere e farsi conoscere. Il vostro profilo è quello che scegliete voi.
Se vi mostrate come siete in foto o parole, siete voi. Se invece mostrate una
maschera, siete voi. Se non mostrate nulla, siete voi. Non si scappa. Ciò che
siete, voi stessi, una maschera o niente, lo portate a spasso ovunque.
139. Un problema può presentare una, nessuna,
molte o infinite soluzioni. Ma anche nessuna soluzione è in sé una soluzione.
Quindi per ogni problema esiste la soluzione. Sempre. Inevitabilmente. Allora quando
la soluzione non vi piace, dite che non esiste il problema piuttosto che non
esiste la soluzione. Accettate le soluzioni. Sempre
e inevitabilmente. Se infine accettare soluzioni vi lascerà un buon
gusto in bocca, soprattutto dopo aver deglutito lacrime, rendendovi conto che
l’essenza della vita è "cercare soluzioni", ecco allora magicamente
capirete che sul serio non esistono problemi.
140. Non è quante cose si sanno la differenza tra una persona ignorante e una intelligente. Ma il silenzio che fanno davanti alle cose che non sanno. E mentre quel silenzio la persona ignorante lo viola di cose che non sa, la persona intelligente lo colma di ricerca.
141. Non è difficile trovare le risposte quanto porsi le domande giuste.
142. Non è mai triste
quello che puoi venire a sapere su una persona se non il modo in cui lo vieni a
sapere. E' immensamente più triste la scena di un bimbo che nasconde una mela
rubata di un criminale che si costituisce. E' immensamente più triste un bimbo
che vanta la mela rubata di quello che la nasconde.
143. Amavo quella donna. La desideravo immensamente. Ma non riuscivo a farci l'amore. Perché i genitori mi stavano talmente sulle palle che mi era inconcepibile far sesso con metà del loro genoma.
144. La vera essenza dello sport è far rabbrividire la pelle a chi ti guarda compiere una prodezza, un'impresa, un record. L’essenza dello sport è la ragazzina che fa jogging quando piove. Sono i ragazzi che fanno allenamento con neve e fango. Il pensionato che alle sette di mattina fa 50km in bicicletta. Loro sono l’essenza dello sport. Loro sono lo spettacolo. Non le pagliacciate truccate dopate e montate dai milioni di euro ricavati dall’ignoranza della gente. Lo spettacolo sono loro. E io li amo con tutto il cuore perché ogni volta che li vedo mi mettono i brividi alla pelle.
145. La politica in Italia si fonda
su un principio elementare millenario nato con la retorica dell'Antica Roma,
legittimato da delinquenti dell'etica come Macchiavelli ed Hobbes, e
maturato al meglio con la radiotelevisione. Il principio “modi giusti per
convincere su contenuti di parte”. Beppe Grillo è un rivoluzionario. Va contro
corrente. Ha modi sbagliati e contenuti di tutti. E chi gli rimprovera i modi
non curandosi dei contenuti, si trova in quello stato trans-catartico-catodico
indotto dalla l’arte millenaria della politica italiana. L’arte di far passare
con “atteggiamenti a modo” contenuti insensati, inattuabili, e
anti-evoluzionisti.
146. Due più due fa quattro. Ma è un’eccezione. La verità è nei dettagli, e nella realtà raramente ci accorgiamo delle virgole.
146. Due più due fa quattro. Ma è un’eccezione. La verità è nei dettagli, e nella realtà raramente ci accorgiamo delle virgole.
147. Il
relativismo morale, figlio del ’68, è un’interpretazione perversa del relativismo quantistico.
Interpretazione commercia-le. Perché ciò che si percepisce è relativo, ma
ciò che accade in natura, è un dato di fatto assoluto. E come ti comporti, è un
dato di fatto.
148. Ogni fenomeno naturale avviene in natura in uno spazio-tempo relativo. Ma il movimento della materia-energia interno allo spazio-tempo ha un suo "quantum" con direzione, senso e modulo assoluti. E perciò avviene in natura, assolutamente, che siamo figli dei nostri genitori. E mai relativamente il contrario.
149. Se Socrate avesse avuto a disposizione un social network per la sua maieutica, vivremmo già da mille anni nel migliore dei mondi possibili.
150.
Mi importa della natura. E' la natura che parla degli uomini. Degli
uomini che parlano della natura non mi importa nulla.
151. Chi oggi ti ama domani ti odia e chi oggi ti odia domani ti ama. Non ha senso certo. Ma tu non concentrarti su questo. Ma su chi, cosa, come, quando, e soprattutto perché.
152.
Si fa presto a diventare profetici. Basta essere coerenti con se stessi.
153. Perdona sempre l'ignoranza. La cattiveria mai. Scusa e grazie sono le due semplici parole che le distinguono.
154. Il giornalismo in Italia è una manovra psico-economica. Siamo fondamentalmente un popolo di ignoranti sado-masochisti psicanalizzati da giornalisti.
155. E' un fuoco lento quello della coscienza. Non scotta, non brucia, e ti cuoce l'anima che è una meraviglia.
156. Una volta in chiesa mi sono chiesto se quanti si scambiano il segno di pace considerandosi fratelli, si lascerebbero in affidamento le chiavi di casa quando vanno in vacanza. Da allora ho smesso di frequentare le chiese.
157. Il germe del male si basa sul capro espiatorio. L'istituzione religiosa quanto quella politica sono fondate da professionisti del capro espiatorio. Il nazismo funzionò grazie a milioni di tedeschi ma poi a guerra persa ogni colpa è diventata "gli ordini di Hitler". Oggi la democrazia in Italia non funziona perché milioni di italiani non partecipano alla politica, eppure è sempre colpa di Berlusconi, la sinistra o Grillo. Il germe del male è dare la colpa ad altri. In politica quanto in religione. Adamo incolpò Eva, ed Eva incolpò un cazzo di serpente che passava di lì. C'è da scommetterci.
158. E nell'esatto momento in cui ti ritrovi a dire che
poteva andare peggio, quello che pensi è che poteva andare meglio.
159. L'essere umano può piegare la natura ma non andarci
contro. E non appena tenta di piegarla a tal punto di andarci contro la natura
lo annienta.
160. Si deve morire prima che ti riconoscano qualcosa. Perché la gratitudine è segno di debolezza. E i morti alla debolezza dei vivi non ci fanno caso.
161. Se per una vita intera si è vissuti per qualcosa di sbagliato che dipende dagli altri, che senso avrà morire per qualcosa di giusto che dipende da noi? Molto meglio vivere per qualcosa di giusto ma che dipende da noi. Avrà senso così anche morire per qualcosa di sbagliato che dipende dagli altri.
162. La verità detta da una persona ipocrita è sempre verità, ma altrettanto veramente fa semplicemente schifo.
163. Il politico moderno è un agente di commercio posto tra una manciata di produttori e moltitudini di consumatori.
164.
Rendere il lavoro una mera questione economica è una sfiga immensamente triste
per l'uomo contemporaneo che non ha mai compreso cosa voler fare della propria
vita. Chi ha la fortuna di lavorare per pura passione invece sa benissimo che
continuerebbe a fare il suo lavoro anche in un mondo senza denaro. Ecco allora
che il denaro a nulla serve se non ad alienare l'essere umano dalle proprie
vocazioni per fargli seguire vanità sorrette dal denaro stesso. Alla fine così
come il denaro rappresenta cose che non è, così un lavoro esercitato per fare
denaro rappresenta ciò che non si è. E la sfiga immensamente triste è esser
convinti del contrario.
165. I gruppi di cittadini dedicati ai problemi del territorio dove si pretende di trovare soluzioni senza parlare di politica e politici, sono come gabbie di leoni che pretendono di diventare liberi senza tirare in ballo il domatore e le chiavi delle gabbie. E stanno lì. Girando attorno a se stessi ruggendo e mostrando le unghie, schiavi innanzitutto delle proprie cattiverie. Che pena osservarli non accorti che il loro è uno spettacolo garantito per i domatori con le chiavi.
166. Essere da soli è spesso rischioso. Essere in due è
sempre meglio. Essere in tanti forse è l'ideale. Essere in troppi è comunque
una catastrofe.
167. L'intelligenza artificiale fa paura perché funziona in modo estremamente più potente dell'uomo (capacità di calcolo, archiviazione, elaborazione...) ma non deve preoccupare. Perché ha qualcosa in meno di quella umana e quel qualcosa in più non lo otterrà mai. L'ha l'uomo, l'ha un moscerino, l'ha un battere. Una macchina non l'avrà mai, ed è la vita con il suo motivo per vivere. Le macchine non creeranno mai "motivazione". Le macchine hanno le motivazioni di chi vivendo le crea, ma non saranno mai vive.
168. La consapevolezza consente la scelta. Ma se non si ha la possibilità di scegliere non si potrà imparare a scegliere. E se non si impara a scegliere si muore. Alla fine allora bisogna diventare consapevoli per sentirsi e rimanere vivi.
169. Quando si tratta di fare propaganda
culturale, intellettuale, spirituale, non credo che "le buone
maniere" diano maggiori successi delle "cattive". Giovanni Il
Battista usando le cattive finì decapitato in nome di un capriccio. Gesù Cristo
usando le buone finì tradito, rinnegato e crocefisso da chi lo aveva
osannato. Forse alla verità interessa salvare le idee, non le persone.
170.
Nel mondo ogni 10 cose che accadono, almeno 6 sono positive. Altrimenti non ci
saremmo evoluti. Ma i mass media ogni 5 notizie riportano le 4 negative, e una
sola positiva. Perché se sei terrorizzato puoi essere dominato.
171. La Luna. E' lei la giarrettiera,
l'autoreggente, il décolleté di Madre Natura.
172.
Il denaro non è lo sterco del diavolo. Il denaro è se mai un potente
dolcificante inventato dal più forte per rendere dolce lo sterco da far
inghiottire al più debole affinchè lo riconosca il più forte. Ecco perché la
vera forza del più forte è semplicemente l'ignoranza del più debole.
173. Non aspettiamoci nulla di nuovo in futuro se non cambiamo il presente.
174. Quando non si
basta a se stessi si ha costante bisogno degli altri e relazionarsi diventa una
maledizione. Quando invece si basta a se stessi la relazione con gli altri
risulta pura condivisione, ed è questa una benedizione.
175. Usiamo il termine "mondo" come sinonimo di "società". Diciamo "così va il mondo" mentre non è il mondo che va così: questo pianeta funzionava con le sue leggi da ben prima che vi comparisse l'uomo. Va così la nostra società, i nostri accordi collettivi, il nostro patto sociale. E usiamo dei pezzi di carta (denaro, assegni, carte di credito, bot, cct...) per rappresentare il valore delle cose. Ma non è quello il valore delle cose. Un bicchiere d'acqua potabile vale infinitamente di più di un'automobile.
176. Non è la capacità di astrazione a distinguere l'uomo dagli animali. E' dimostrato che la capacità astrattiva ce l'hanno anche gli animali. L'essere umano ce l'ha solo più evoluta ma così evoluta da farla diventare illusoria. Ci illudiamo per giustificare scelte insensate di un'esistenza vincolata al profitto finanziario. Infatti il denaro è una creazione illusoria dell'uomo.
177. L'Umanità per migliaia di anni ha guardato l'orizzonte e ha creduto che il mondo fosse infinito. Si è convinta che una volta distrutto un territorio basta spostarsi più in là ed è tutto a posto. Non sono bastati 500 anni di circumnavigazione del globo per rendersi conto che il mondo è tondo. Lo vediamo tale, ma non ne siamo consapevoli. Siamo illusi. Viaggiamo sullo Spazio convinti che sia la soluzione alle porcherie che combiniamo sul nostro pianeta. Basta spostarsi, ed è tutto a posto.
178.
Se si vuole vendere cara una soluzione scomoda, basta creare un problema che ne
faccia il prezzo
179. Che cos'è la
burocrazia se non una sorta di selezione artificiale per far avanzare il più
forte e sopprimere il più debole? E sotto sotto un semplice escamotage che
consente alle élite di preservarsi e avanzare sulle spalle dei più che grazie
alla burocrazia le riconoscono tali.
180. Gli italiani prediligono chi ha i piedi su due scarpe. Offrono più probabilità di mangiare da una parte o dall'altra.
181. È importante
capire i fenomeni naturali prima ancora che quelli artificiali e sottomettere i
secondi ai primi. Perché la natura senza l'uomo vive ancora. L'uomo senza
natura non esiste più.
182. Chi causa
scandali non è certo più pericoloso di chi gode a denunciarli.
183. Tutti belli e
bravi a parole ma quando è ora dei fatti aspettiamo i brutti e cattivi.
184. Il valore di
una teoria è dato da quanto migliora la pratica. Il valore della pratica è dato
da quanto migliora la teoria.
185. I panni
sporchi si lavano in casa tranne quelli sporchi di violenza che vanno
denunciati ai quattro venti. Limitarsi a tre sarebbe ancora omertà
186. Nasce e muore
chi Dio vuole. Nel mentre vive chi ha voglia di vivere.
187. Si è soliti
pregiudicare chi dice tutto quello che sa con “sa tutto lui”. Segno questo di
frustrazione e complesso di inferiorità. Perché è stolto ritenere “tutto”
semplicemente “tutto quello che uno sa”. E si invidia se mai il coraggio di chi
lo sa comunicare.
188. Un bimbo che
sta soffocando nel sonno va svegliato con una carezza. Un genitore che dorme
mentre il figlio soffoca va svegliato con una sberla.
189. La giustizia è
un fine. La legalità uno strumento.
190. Non esiste il
medico perfetto. Non esiste l'ingegnere, il panettiere e neppure il prete
perfetto. Se cercate la perfezione datevi allo sport. Lì la potete trovare ma
pretendetela prima da voi stessi.
191. Vero o falso?
Prima di scegliere cerca.
192. La
Storia è sempre e solo una. Tanti, e mai troppi gli occhi per leggerla.
193. I pesci,
felici di nuotare, non invidiarono agli uccelli di volare. Gli uccelli, felici
di volare, non invidiarono ai pesci di nuotare. Gli uomini, invidiosi dei pesci
e degli uccelli, divennero immensamente tristi. Perché per imparare a nuotare e
a volare dimenticarono del valore della terra.
194. E’
una fortuna che ci siano quei politicanti da partito che sanno parlare alla
pancia della gente. Identificando quella pancia a certa gente si riesce a
distinguere la testa dal culo.
195. Tutti
nasciamo scienziati. Qualcuno diventa competente. Quasi nessuno rimane onesto.
196. La vita
è una reazione avversa.
197. La
schizofrenia consumistica dell’uomo moderno occidentale lo induce persino a
festeggiare i compleanni. Festeggiare cioè il fatto di avere un anno in meno di
vita. Per riuscirci si illude di festeggiare il traguardo di esser
sopravvissuto un ulteriore anno. Un traguardo consumistico che merita, appunto,
un regalo.
198. Agli italiani piace dire che si stava meglio
quando si stava peggio. Perfino quando peggio di così si muore. In pratica gli
italiani stanno meglio da morti.
199. Il brigantaggio nacque per contrastare la
politica coloniale del neonato Stato Italiano. La mafia nacque quando il
brigantaggio si lasciò corrompere dallo Stato Italiano.
200. Non so se ho mai provato la paura di morire.
Sono sempre stato troppo occupato dal timore di non saper vivere.
201. La verità assoluta
è che in questa vita si muore e non può essere il contrario. La verità assoluta
è che io sono figlio di mio padre è non può essere il contrario. La verità
assoluta è che l'acqua bagna e il fuoco asciuga e non può essere il contrario.
La verità assoluta è la natura, e noi ne siamo parte e non il contrario, e perciò la possiamo conoscere. Eppure non lo facciamo, perché preferiamo essere schiavi delle nostre paure. Chi più chi meno. Questo sì, è relativo.
La verità assoluta è la natura, e noi ne siamo parte e non il contrario, e perciò la possiamo conoscere. Eppure non lo facciamo, perché preferiamo essere schiavi delle nostre paure. Chi più chi meno. Questo sì, è relativo.