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E' stato avvicinandomi al "mezzo di cammin di nostra vita" che ho assaporato per la prima volta l'invito a un salotto culturale. Ciò al pensiero di aver scritto la prima poesia a 12 anni e composto la prima canzone a 16, è stato personalmente assai inquietante. Poi ho riflettuto sull'adolescenza delle nostre generazioni. La mia, e quella attuale che mi ha dato l'opportunità di tale partecipazione. E lì per incanto è finita ogni inquietudine. Quel sabato sera del 15 febbraio 2014 a Badia Polesine ho attraversato accompagnato da eterni fidati amici l'Antica Rampa Libreria Cafè. L'ho attraversata ascoltando il battito morbido dei passi su legni e pietre medioevali. Respirando il profumo misto di carta e cera. Contemplando ogni dove fila di dorsi di libri. Ora nuovi ora antichi. Alternati tra i busti di storici personaggi che comparivano fieri tra i decori delle pareti. "Pagine di vita. Il Cuore che scotta e il Nulla" è la rassegna cui ho avuto l'onore di partecipare. Interpretazioni di versi che sondano l'abisso firmati da Montale, Penna, Luzzi, Pavese, Cardarelli... e di note amorose spaziando da Ronan Keating a Mia Martini. "Un San Valentino prolungato", recitava una promozione dell'evento. Ma quella sera la percezione era persino di una "quiete dopo la tempesta". Quella "lirica", quelle musiche e poesie, hanno avuto il potere di trasformare in Amore anche il più indomabile Innamoramento del giorno prima. Nonchè di trasfigurare l'Amore stesso con la Morte e la Morte con l'Amore. E mi sono quindi lasciato avvolgere da quell'atmosfera attesa da una vita. Quella creata da persone che per sentirsi vive, altra soluzione non conoscono che lo scambio di emozioni. Facendo proprie quelle degli altri e mettendo le proprie nelle altrui creazioni. Soluzione impeccabile, che indifferente al tempo oltrepassa gli spazi. Perchè in un momento di "lirica" l'intera esistenza diventa un "circolo" di condivisioni. E tra quel "Cuore che scotta e il Nulla", il mezzo del mio cammin è diventato la loro adolescenza. E nella loro adolescenza ho riscoperto l'intera saggezza.
"Restano dei giorni che hai vissuto pagine di vita nel diario del tuo cuore... per adesso non ti chiederai come andrà a finire" (Gridare al mondo che ci sei, 1998). Questo è il mio personale grazie all'Associazione Joker di Masi per questa incantevole esperienza, d'incanto scritto 15 anni fa.
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Antonio Brianza
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POKER numero XIV
Bimestrale dell'Associazione culturale e sportiva Joker
Anno IV, Marzo - Aprile 2014
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GRIDARE AL MONDO CHE CI SEI.
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...canzoni dimenticate.